70's - La nascita della Disco Music
Prima del 1975, il ritmo travolgente del funky dominava le piste da ballo, inaugurato alcuni anni prima dal leggendario James Brown, indiscusso "Re del Funk". I primi singoli di Brown risalgono al 1962, ma è nel 1964 con il brano "Out Of Sight" che il Funk iniziò a prendere una forma definita. Tuttavia, fu il successivo "Papa’s Got a Brand New Bag" a rivoluzionare radicalmente il panorama musicale funk. Nei primi anni '70, l'etichetta Motown fungeva da vera e propria fucina di successi musicali e introdusse un batterista straordinario di nome Hamilton Bohannon. Da questo incontro, nacque il "funky-groove", un nuovo genere musicale caratterizzato da ritmi ipnotici e atmosfere trance.
Il 1972 vide l'ascesa di Timmy Thomas, esibitosi nel suo locale a Miami, dove, accompagnato dall'organo Lowrey, incantava il pubblico con la sua toccante esecuzione di "Why Can't We Live Together". L'agente di Timmy Thomas, Harry Wayne Casey, che avrebbe poi formato nel 1975 il leggendario gruppo "KC & The Sunshine Band", giocò un ruolo fondamentale nella scena musicale dell'epoca. Fu proprio Casey a lanciare nel 1974 George McCrae con il memorabile brano "Rock Your Baby", il quale dominò le classifiche per due settimane consecutive. Nel periodo tra il 1975 e il 1977, "KC & The Sunshine Band" regnò incontrastato come i Re della Disco, con hit incisive come "Get Down Tonight", "That's The Way (I Like It)", "Shake Your Booty" e "I'm Your Boogie Man", tutte giunte al primo posto delle classifiche pop. Anche "Keep It Comin' Love" raggiunse il secondo posto, consolidando la loro posizione di punta nel panorama musicale dell'epoca.
Nel 1975, Lamont Dozier collaborò con il tastierista Joe Sample e l'oboista Wilton Felder per creare un brano leggendario: "Going Back To My Roots". Nello stesso anno, la talentuosa ventiseienne LaDonna Adrian Gaines, meglio conosciuta come Donna Summer, fece scalpore con "Love to Love You Baby". In questa canzone, Summer simulò un orgasmo, accompagnato da un irresistibile riff di tastiera dal sapore funky e qualche tocco di campane sintetizzate. La versione originale del brano, inizialmente di tre minuti e mezzo, fu estesa su richiesta di Neil Bogart, il capo della Casablanca Records. Con l'aiuto del produttore Giorgio Moroder, "Love to Love You Baby" di Donna Summer fu estesa a una versione epica di diciassette minuti. La storia ufficiale narra che durante una festa, Donna Summer suonò la canzone e il pubblico la amò così tanto che decisero di realizzare una versione più lunga. Questa collaborazione tra Donna Summer e Moroder ebbe un impatto significativo sulla musica dance e disco dell'epoca. Successivamente, ispirate dal genere creato da Moroder, Penny McLean, Ramona Wolf e Linda Thompson si unirono per formare un nuovo gruppo funky chiamato "Silver Convention". Modificarono il walking bass, rendendolo un po' più robotico, e raggiunsero un incredibile successo con due hits indimenticabili: "Get Up and Boogie" e "Fly Robin Fly".
Il 1976 fu un anno straordinario anche per il bassista Bernard Edwards e il chitarrista Nile Rodgers, i quali reclutarono le cantanti Alfa Anderson e Norma Jean Wright per formare il gruppo "Chic". La band conquistò le piste da ballo con brani irresistibili come "Dance Dance Dance" e "Everybody Dance", segnando il loro debutto con l'album omonimo pubblicato sotto l'etichetta del colosso discografico "Atlantic". Un episodio memorabile nella storia della band avvenne durante la serata di Capodanno del 1977, quando il gruppo era programmato per esibirsi nel famoso locale "Studio 54" di New York. Tuttavia, a causa di imprevisti dell'ultimo momento, la loro performance fu annullata. Frustati e depressi per l'inaspettato cambiamento di programma, Nile Rodgers, Bernard Edwards e gli altri membri del gruppo trascorsero la notte nell'appartamento di Rodgers sulla 52ª Strada. In uno stato di rilassamento indotto da marijuana e alcol, iniziarono casualmente a suonare e cantare una canzone per schernire lo "Studio 54". Sorprendentemente, si resero conto che il ritmo e la melodia improvvisati per gioco erano incredibilmente orecchiabili. Decisero quindi di modificare il testo da "Fuck Off" a "Freak Off", e così nacque quella che sarebbe diventata la loro canzone di maggior successo: "Le Freak". Dopo aver riempito le casse della casa discografica "Atlantic" con il loro straordinario successo, gli "Chic" intrapresero la carriera di produttori per un gruppo promettente di ragazze: le "Sister Sledge". Nile Rodgers scrisse e compose brani come "We Are Family" e "He's the Greatest Dancer" per loro, che raggiunsero i vertici delle classifiche, consolidando la reputazione delle "Sister Sledge" come un notevole fenomeno nella scena musicale dell'epoca. Nel terzo album degli "Chic", intitolato "Risqué", troviamo il brillante singolo "Good Times", uno dei pezzi più iconici di quel periodo. Questa traccia avrebbe avuto un'influenza notevole e avrebbe ispirato anche i Queen per la loro hit "Another One Bites the Dust". La contagiosa energia e il ritmo coinvolgente di "Good Times" non solo definirono l'epoca della disco music, ma continuarono a esercitare un impatto duraturo sulla musica popolare, dimostrando la straordinaria abilità creativa e l'influenza degli "Chic" nell'industria musicale degli anni '70.
Nel 1977, i T-Connection innovarono il panorama musicale introducendo un nuovo genere chiamato "Hi-NRG" con il brano "Do What You Wanna Do". Proprio su questi nuovi ritmi, Giorgio Moroder, in collaborazione con il produttore Pete Bellotte e la straordinaria cantante Donna Summer, compose la musica di "I Feel Love". Questo brano è considerato uno dei capolavori più significativi di Moroder e ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica. "I Feel Love" rimase in cima alle classifiche disco per 3-4 settimane, dimostrando l'incredibile impatto della nuova direzione musicale. Raggiunse anche la terza posizione nella classifica pop, sottolineando il fatto che la sua influenza si estendeva ben oltre il genere disco. La canzone è celebrata per la sua innovazione sonora, poiché è stata una delle prime a incorporare ampiamente l'elettronica, e la sua eredità persiste ancora oggi come un'icona della musica dance e della produzione di Moroder. Nel medesimo anno, il gruppo tedesco Kraftwerk creò un ritmo che sarebbe diventato tra i più duraturi nella storia della musica. Con l'uso di un effetto Doppler per imitare il suono di un treno superveloce giapponese, il brano fu intitolato "Trans Europe Express". Questo brano rappresentò un punto di svolta nella musica elettronica e influenzò diverse generazioni di artisti, contribuendo a definire il genere della musica techno. Nonostante la collaborazione continua con Giorgio Moroder, Donna Summer decise di allontanarsi dall'immagine di "macchina del sesso" che le era stata associata. Rifiutò tutte le proposte legate a quel genere e cambiò il suo stile musicale, incidendo brani come "Love's Unkind", "Last Dance", "I Love You", e una memorabile interpretazione di "McArthur Park".
Nel 1977, uno dei più grandi fenomeni nella storia della musica disco vide la luce quando il regista John Badham portò nelle sale cinematografiche il film "La Febbre del Sabato Sera", con il relativamente sconosciuto John Travolta come protagonista. Questo film non solo vantava una colonna sonora straordinaria ma ebbe anche un impatto travolgente sul pubblico. In soli dodici mesi, il film incassò cento milioni di dollari, mentre la colonna sonora vendette trenta milioni di copie, diventando così l'album di maggior successo di tutti i tempi al momento (successivamente superato solo da "Thriller" di Michael Jackson nel 1983). La pellicola e la sua colonna sonora contribuirono significativamente a diffondere la cultura della disco music e divennero simboli della moda e dello stile di vita degli anni '70. La presenza di brani iconici come "Stayin' Alive" dei Bee Gees consolidò la loro posizione come una delle band più influenti dell'epoca. La "Febbre del Sabato Sera" rappresenta un capitolo memorabile nella storia della cultura popolare.
Negli anni '70, la scena musicale francese vide emergere due nuovi artisti di spicco: Jean-Marc Cerrone e Alec R. Costandinos. La loro collaborazione iniziò nel 1972, quando entrambi facevano parte dei Kongas, un gruppo noto per fornire la colonna sonora alle feste del jet set a Saint Tropez. I Kongas si fecero notare con brani dal sapore "Afro-Funk" come "Anikana-O" e "Africanism". Successivamente, Cerrone divenne una figura chiave nella scena della porno-disco, contribuendo con brani come "Cerrone's Paradise" e "Love in C Mirror". Tuttavia, il disco più acclamato di Cerrone fu senza dubbio "Supernature", ispirato probabilmente dalla ritmica di "I Feel Love" di Donna Summer. Quest'album rappresentò un punto culminante nella carriera di Cerrone e contribuì a consolidare la sua reputazione come uno dei grandi produttori della scena disco francese.
Alec R. Costandinos, il cui vero nome era Alexandre Kouyoumdjiam, nacque nel 1944 al Cairo, in Egitto, da una madre greca e un padre armeno. Dopo aver trascorso l'adolescenza in Australia, si trasferì a Parigi all'età di ventidue anni. Costandinos sarebbe diventato uno dei più grandi produttori musicali della sua epoca. Il suo percorso musicale lo portò anche negli Stati Uniti, e nel 1978 avvenne un momento significativo nella leggendaria discoteca di New York, lo "Studio 54". Il DJ Ritchie Kaczor rimase affascinato dal lato B di un disco di Gloria Gaynor e decise di suonarlo. Il brano in questione, intitolato "I Will Survive", divenne presto un fenomeno musicale. Inizialmente, quando Kaczor inseriva la canzone in scaletta presso lo Studio 54, la pista si svuotava. Tuttavia, il DJ perseverò e continuò a suonare "I Will Survive" ogni sera fino a quando il brano divenne il disco più richiesto e apprezzato dai frequentatori del locale. L'enorme successo che la canzone ottenne allo Studio 54 si diffuse rapidamente, e presto tutte le discoteche americane iniziarono a includerla nelle loro playlist. Il brano scalò le classifiche mondiali, diventando un inno di resilienza e forza personale. "I Will Survive" rappresenta uno dei più grandi successi della musica disco, con la sua potente combinazione di testi motivazionali e un arrangiamento musicale coinvolgente.
Gli anni della disco music furono davvero un periodo eccezionale per la musica, e artisti come Barry White, Tavares, Trammps, Earth, Wind & Fire, Hot Chocolate, Ritchie Family, Boney M., Santa Esmeralda, Michael Zager Band, Patrick Juvet, Baccara, la colonna sonora di Grease e il fenomeno Sylvester fecero la storia della musica. Ognuno di questi artisti contribuì con il proprio stile unico alla ricca tapestry della disco music e lasciò un'impronta duratura sulla cultura musicale dell'epoca.
Barry White, con la sua voce profonda e sensuale, incantò il pubblico con brani come "Can't Get Enough of Your Love, Babe". I Tavares portarono il loro marchio distintivo di R&B alla scena disco con hit come "Heaven Must Be Missing an Angel". I Trammps scaldarono le piste da ballo con il loro inconfondibile stile funky e il classico "Disco Inferno". Earth, Wind & Fire si distinsero per la loro fusione di generi, combinando funk, soul e elementi di musica pop. Gli Hot Chocolate colpirono con il loro sound contagioso, mentre la Ritchie Family si fece notare con brani disco vibranti. Boney M. portò una dose di ritmo e melodia con hit come "Daddy Cool" e "Rivers of Babylon". Santa Esmeralda raggiunse la fama con la loro versione epica di "Don't Let Me Be Misunderstood", mentre la Michael Zager Band con "Let's All Chant" divenne un inno delle discoteche. Patrick Juvet contribuì con la sua voce affascinante, e Baccara fece ballare con il loro successo "Yes Sir, I Can Boogie". La colonna sonora di "Grease" con John Travolta e Olivia Newton-John conquistò le classifiche con memorabili brani pop.
Sylvester è stato il primo artista del genere Disco Music a dichiararsi "orgogliosamente" omosessuale. Nato a Los Angeles nel 1947 in una famiglia di classe media, Sylvester acquisì le sue abilità musicali nella chiesa, esibendosi nel circuito gospel in tour nel Sud degli Stati Uniti già dall'età di otto anni. Durante una prova del brano "You Make Me Feel" nel seminterrato della famosa discoteca "City" di San Francisco, Sylvester fu notato da Patrick Cowley, il tecnico delle luci. Questo incontro segnò l'inizio di una collaborazione fruttuosa tra Sylvester e Cowley, che contribuì in modo significativo alla scena disco di San Francisco. La loro collaborazione portò a brani memorabili come "You Make Me Feel (Mighty Real)" e "Do Ya Wanna Funk". Quest'ultimo brano, in particolare, divenne un altro successo nelle piste da ballo e si affermò come una delle tracce più riconoscibili dell'epoca.
Nel novembre del 1982, Patrick Cowley purtroppo morì a causa dell'AIDS, aggiungendo un triste capitolo alla storia della musica disco. La morte di Cowley rappresentò anche un momento significativo nella diffusione della consapevolezza sull'HIV/AIDS e sulle sfide affrontate dalla comunità LGBTQ+ durante quegli anni.
È interessante notare come la disco music abbia fatto la sua comparsa in Italia, portando con sé il fervore e l'entusiasmo di questo nuovo genere musicale. La località sulla riviera adriatica che ha visto il sorgere della disco music in Italia è stata la "Baia Degli Angeli" a Gabicce Monte. Nel periodo che va dal 1974 al 1976, il locale era animato dai ritmi della disco music grazie al lavoro di due DJ americani, Bob Day e Tom Sison. Questi DJ americani giocarono un ruolo chiave nell'introduzione della musica disco in Italia, importando direttamente dagli Stati Uniti le ultime novità e i migliori brani del genere. Nel 1977, con la partenza di Bob Day, Daniele Baldelli, all'epoca DJ a Cattolica, fu chiamato a sostituirlo. Accettando l'incarico, Baldelli, insieme a Claudio Rispoli (DJ Mozart), mantenne viva l'atmosfera vibrante della Baia Degli Angeli, continuando a proporre la migliore musica disco e funk. La cabina del DJ alla "Baia Degli Angeli" era un'installazione unica: un ascensore di vetro che si sollevava e scendeva sopra le tre piste della discoteca. Questo elemento distintivo aggiungeva un tocco di spettacolarità all'esperienza della disco music, amplificando l'atmosfera di festa e intrattenimento.
Nel 1978, Daniele Baldelli lasciò la "Baia Degli Angeli" per poi diventare nel 1979 il DJ del "Cosmic" a Lazise, sul Lago di Garda. Questo locale, capace di ospitare mille persone, era stato progettato seguendo l'esempio delle celebri discoteche americane. La pista da ballo presentava luci colorate simili a quelle dell'"Odissey 2001", la storica discoteca dove era stato girato "La Febbre del Sabato Sera". L'esperienza al "Cosmic" segnò un nuovo capitolo nella carriera di Baldelli e rappresentò un ulteriore contributo all'espansione della cultura della disco music in Italia. Questi luoghi iconici, con le loro atmosfere uniche, hanno svolto un ruolo fondamentale nel plasmare la scena musicale e nell'offrire un'esperienza indimenticabile agli appassionati di musica dance.
Il 1979 segnò forse l'apice del successo per gli indimenticabili "Bee Gees", grazie all'album "Tragedy" che raggiunse le vette delle classifiche. In Italia, durante quell'anno, spopolavano artisti e gruppi come i Buggles, Gloria Gaynor, Blondie, Kiss, Lipps Inc, Sister Sledge, Amii Stewart, Sheila, The Knack, George Benson, Donna Summer, Patrick Hernandez e Bob Marley con il singolo "Could You Be Loved". Gli anni '70, in particolare la seconda metà, furono un periodo straordinario per la musica, con una varietà di generi e artisti che hanno lasciato un'impronta indelebile sulla cultura popolare. L'ecletticità della scena musicale di quegli anni è ben rappresentata dalla lista di artisti che ho menzionato, ognuno con il suo stile unico che ha contribuito a definire il paesaggio musicale di quel decennio.
80's - Italo-Disco e House Music
L'inizio degli anni '80 ha visto una rapida evoluzione tecnologica che ha avuto un impatto significativo sulla musica. L'adozione diffusa dei primi computer nelle famiglie di tutto il mondo ha aperto nuove possibilità nella produzione e registrazione musicale. In questo contesto, si sono verificate importanti sperimentazioni sonore caratterizzate dall'utilizzo dei primi suoni elettronici.
Gruppi pionieristici come i tedeschi Kraftwerk avevano introdotto in precedenza l'uso di suoni elettronici, e nel nuovo decennio, altri artisti hanno continuato su questa strada. Tra di essi, spiccano nomi come Alan Parsons Project, Giorgio Moroder, Rockets, Jean Michel Jarre, Ultravox, e molti altri. Questi artisti hanno contribuito a plasmare il suono elettronico che sarebbe diventato un elemento distintivo della musica degli anni '80.
Nel 1980, le discoteche europee hanno sperimentato un boom senza precedenti. L'apertura di numerosi nuovi locali ha alimentato la popolarità della musica dance e elettronica, diventando un fenomeno culturale in rapida crescita.
Il 1980 ha visto un'esplosione di artisti e brani che hanno dominato le piste da ballo e hanno contribuito a definire il suono dell'epoca. Tra i riempipista più popolari dell'anno si annoverano Lectric Funk, Visage, Orchestral Manoeuvres In The Dark, Diana Ross, Delegation, Dee D. Jackson, Kool & The Gang, The S.O.S. Band, Peter Jacques Band e Jimmy Bo Horne.
In Italia, un duo musicale formato dai fratelli Carmelo La Bionda e Michelangelo La Bionda spopolava con il brano "I Wanna Be Your Lover". Nel frattempo, un gruppo musicale a tre membri composto da Mauro Malavasi, Paolo Gianolio e Davide Romani, noti come "Change", ha contribuito a muovere le acque della scena musicale italiana. Proprio i "Change", insieme a brani come "Dirty Talk" di Klein & MBO, "I.C. Love Affair" di Gaznevada e "I Need You" di Capricorn, hanno rappresentato i primi successi della musica Italo-Disco a conquistare le discoteche più note anche al di fuori dei confini italiani, facendo breccia nelle playlist delle discoteche americane.
Nel 1981, la scena musicale ha vissuto un altro anno straordinario con l'emergere di una varietà di artisti e brani che hanno catturato l'attenzione e dominato le classifiche. Tra gli interpreti di maggior successo di quell'anno troviamo: The Human League, Barrabas, Quincy Jones, Tom Tom Club, Patrick Cowley, Kool & The Gang, Earth Wind & Fire, Village People, Gino Soccio, Yazoo, ABC, Soft Cell e Men Without Hats.
Nel 1982, l'universo musicale fu permeato da momenti straordinari e dalla nascita di tendenze rivoluzionarie. Quell'anno segnò l'esordio di Madonna con il singolo "Everybody", gettando le basi per una carriera che avrebbe ridefinito la musica pop.
Il gruppo inglese Imagination fece la sua marcata presenza con brani come "Body Talk", "Just an Illusion" e "Music & Lights", pionieristici nel combinare elementi di dance e funk, contribuendo a ridefinire il panorama musicale dell'epoca.
Michael Jackson, nel 1982, raggiunse vette stratosferiche con il memorabile successo di "Billie Jean" e l'album "Thriller", il quale divenne un'icona indelebile della cultura pop mondiale.
Nel cuore dell'Italia, fiorì il fenomeno dell'Italo-Disco, un nuovo genere musicale che fece scalpore. Paul Mazzolini, noto come "Gazebo", creò un capolavoro con "Masterpiece", conquistando un vasto pubblico europeo e dando vita a una corrente musicale unica.
Tra gli altri protagonisti del 1982, ricordiamo nomi come Captain Sensibles, Heaven 17, Falco, Divine, Chas Jankel, Tony McKenzie, Cube, Advisser, Forrest, Key Of Dream, Gary’s Gang, Bobby “O”, Roni Griffith, The Twins, Traks, Ph.D, Gary Low e Thompson Twins. Ognuno di questi artisti ha contribuito in modo unico e distintivo al ricco e diversificato paesaggio musicale di quell'anno.
Nel 1983, l'Italo-Disco raggiunse la sua massima espressione, dominando le scene musicali. Stefano Zandri, noto come "Den Harrow", fece scalpore registrando un successo planetario con "Mad Desire". Il lombardo Pietro Paolo Pelandi, noto come "P.Lion", scosse le piste da ballo con il suo successo "Happy Children". Francesco Puccioni, con lo pseudonimo "Mike Francis", incantò il pubblico con "Survivor", mentre Roberto Zanetti, alias "Savage", creò un'atmosfera indimenticabile con "Don't Cry Tonight". Altri artisti come Antonello Gabelli ("Duke Lake" con "Do You"), Luis Romano Peris Belmonte ("Gary Low" con "I Want You"), Raffaele Riefoli ("Raf" con "Self Control") e Manlio Cangelli, il creatore di gruppi come "Scotch", "Wish Key", contribuirono a definire e arricchire ulteriormente il panorama dell'Italo-Disco. Nel corso del 1983, Paul Mazzolini, meglio conosciuto come "Gazebo", ottenne un successo di portata mondiale con il brano "I Like Chopin". La traccia divenne un'icona dell'Italo-Disco, caratterizzata dalla sua melodia avvolgente e dal suono distintivo del pianoforte, consolidando ulteriormente la reputazione di Gazebo come artista di grande talento. Nello stesso anno, Aldo Martinelli e Simona Zanini, fecero il loro ingresso nelle classifiche con il singolo "Voice-In the Night". Questa canzone non solo catturò l'attenzione del pubblico, ma segnò anche l'inizio di una carriera che li avrebbe visti contribuire in modo significativo alla scena musicale dell'epoca. Gli anni '80 furono indubbiamente un periodo straordinario per la musica dance italiana, con i fratelli "Righeira" che dominarono l'estate grazie al tormentone "Vamos a la playa". Questa traccia diventò un inno dell'epoca, caratterizzata da sonorità fresche e coinvolgenti. Nel medesimo periodo, la scena musicale italiana vide la crescita di numerosi altri artisti e gruppi di grande successo.
Il gruppo newyorkese "Indeep" fece scintille con i singoli indimenticabili come "Last Night A DJ Saved My Life", "The Record Keeps Spinning" e "When Boys Talk". La loro presenza vibrante contribuì a definire l'atmosfera della dance music dell'epoca. Tra le altre icone di quegli anni, Madonna incantava il pubblico con "Like A Virgin", mentre Mike Oldfield faceva breccia nelle classifiche con brani come "Moonlight Shadow" e "Foreign Affair". I Depeche Mode presentavano "Everything Counts", gli Eurythmics emozionavano con "Here Comes The Rain Again", Shannon faceva ballare tutti con "Let The Music Play", Frankie Goes To Hollywood sconvolgeva con "Relax", e Paul Young regalava emozioni con "Love of the Common People". Inoltre, Bananarama, Laid Back, S.O.S. Band, Marcel Fobert, Kajagoogoo e molti altri contribuirono a rendere quegli anni un periodo irripetibile nella storia della musica.
Nel 1984, il panorama musicale internazionale si arricchì di nuovi suoni e artisti di grande impatto. Dalla Germania, emerse un gruppo che conquistò il pubblico: gli "Alphaville". I loro singoli "Big In Japan" e "Sounds Like A Melody" divennero rapidamente delle hits, contribuendo a definire il suono dell'epoca.
Il Regno Unito propose tre nuovi gruppi che fecero il loro esordio con successo. I Talk Talk colpirono con "Such A Shame" e "It's My Life", i Bronski Beat emozionarono con "Smalltown Boy", mentre i Wang Chung catturarono l'attenzione con "Dance Hall Days".
Dagli Stati Uniti, artisti di grande calibro fecero il loro ingresso sulla scena musicale. Madonna dominò le classifiche con "Into The Groove", Dennis Edwards emozionò con "Don't Look Any Further", i Kool & The Gang fecero ballare tutti con "Fresh", e Cyndi Lauper conquistò il cuore del pubblico con l'energica "Girls Just Want To Have Fun". Nel frattempo, il tormentone dell'estate proveniva dal croato Sandy Marton con il singolo "People From Ibiza", che riscosse un enorme successo.
Nel 1984, l'Italia fece la sua grande e indimenticabile contribuzione alla scena musicale da discoteca, con un'eclettica gamma di artisti che hanno lasciato il segno.
Aldo Martinelli, con la sua serie di tre singoli di grande successo ("Comanchero", "Under The Ice", "Cinderella"), ha dimostrato di essere uno dei protagonisti indiscussi della musica dance italiana di quel periodo.
Fabio Roscioli, noto come "Ryan Paris", incantò il pubblico con la celebre "Dolce Vita". Il gruppo "Novecento" con la loro traccia "Movin' on" aggiunse ulteriore brillantezza alla scena musicale, mentre Pier Michele Bozzetti, con lo pseudonimo "Miko Mission", catturò l'attenzione con "How Old Are You".
Rino Facchinetti, con il suo progetto "Styloo", contribuì con il brano "Pretty Face", mentre Monica Stucchi, alias "Valerie Dore", creò un'atmosfera indimenticabile con "The Night".
Il 1985 si presentava come una sfida notevole per i musicisti italiani dopo i due anni straordinari precedenti. Tuttavia, alcuni artisti hanno continuato a distinguersi, dimostrando che la creatività e l'innovazione musicale erano ancora ben vive nella scena italiana.
Il gruppo "Via Verdi", composto da Marco Grati, Remo Zito e Glauco Medori, ha lasciato un'impronta indelebile con il brano "Diamond", che ha venduto incredibili 3.500.000 copie e ha raggiunto la prima posizione in classifica in Italia, sottolineando il successo del gruppo nel panorama musicale.
Anche "Den Harrow" ha continuato a sfornare successi con "Future Brain", mantenendo la sua presenza di rilievo nella scena dell'Italo-Disco. Tullio De Piscopo ha portato il suo ritmo contagioso con il tormentone "Kalimba de Luna".
A livello internazionale, il 1985 è stato un anno di successi planetari per diversi artisti. Gruppi come Duran Duran, Simple Minds, Princess, Modern Talking, Dead or Alive, Sandra e Michael Cretu, Pet Shop Boys, Mr. Mister, Opus, Double, Level 42 e Nick Kershaw hanno dominato le classifiche globali, contribuendo a definire il suono dell'epoca.
Il 1986 si rivelò un anno eccezionale per la musica dance, con una varietà di successi provenienti da diverse parti del mondo. Ecco alcune note significative di quell'anno:
Dal Regno Unito, i Simply Red fecero il loro ingresso trionfale sulla scena musicale con il primo successo "Money Too Tight To Mention". Samantha Fox incise il suo singolo più famoso, "Touch Me (I Want Your Body)", mentre la londinese Tina Charles pubblicò un remix di un suo vecchio successo del 1976 intitolato "I Love To Love". The Blow Monkeys catturarono l'attenzione con "Digging Your Scene".
Dalla Germania, i Propaganda stupirono il pubblico con "Dr. Mabuse" e "P Machinery", mentre gli A-Ha fecero la loro entrata con il memorabile "Take On Me".
Negli Stati Uniti, Madonna replicò il suo successo planetario con "La Isla Bonita". Linda Wesley si distinse con il suo unico capolavoro, "Wild On The Isle", mentre i coniugi Nu Shooz contribuirono con l'energetica "I Can't Wait", e William Pitt fece vibrare le piste da ballo con "City Lights".
Per l'Italia, Ivana Spagna ottenne il suo primo grande successo con "Easy Lady", mentre la produzione di Roberto Lodola presentò il brano "Zanzibar", interpretato da Helen.
Il 1987 rappresentò una pietra miliare nella storia della musica con la nascita di un nuovo genere, la House Music. Il termine "House" trae ispirazione dal Warehouse, un celebre locale di Chicago dove il leggendario DJ Frankie Knuckles, riconosciuto come il suo creatore, fece nascere questo movimento musicale rivoluzionario.
L'entusiasmo per la House Music si diffuse rapidamente, e il tuo primo disco House, "House Nation" dei The House Master Boyz, ne fu un esempio significativo. Altri brani fondamentali di quell'anno includono "Do It Properly" di Adonis, "The Opera House" di Jack e Makossa, "Rock Da House" di Beatmaster ft. Cookie Crew, "Move Your Body" di Marshall Jefferson, "Pump Up The Volume" di M.A.R.R.S., e "Love Can't Turn Around" di Farley Jack Master Funk.
Nel panorama della musica dance, le hit del 1987 che facevano ballare le piste includevano brani come "Surrender" degli Swing Out Sister, "Wonderful Life" di Black, "Respectable" di Mel & Kim, "Sign 'O' The Times" di Prince, "I Just Can't Wait" di Mandy Smith, "Right On Track" dei Breakfast Club, "Walk Like An Egyptian" delle Bangles, "Never Gonna Give You Up" di Rick Astley, "Tell It To My Heart" di Taylor Dayne, "Call Me" di Spagna, e molte altre da Living In The Box, Pet Shop Boys, George Michael, Joyce Sims, Europe e altri ancora.
Il 1988 è stato davvero un anno significativo per la consacrazione della House Music e per la musica dance in generale. Le tracce che hai menzionato sono considerate dei classici intramontabili di quel periodo. Fingers Inc. - "Can You Feel It", pubblicato nel 1988, è uno dei pilastri della house music. Fingers Inc. era un gruppo di Chicago composto da Larry Heard, Robert Owens e Ron Wilson.
Ricordiamo poi "Respect" di Adeva, "The Party" di Kraze, "Reckless" di Afrika Bambaataa, "Together Forever" di Rick Astley, "Tribute" e "Riding On A Train" dei Pasadenas, "Broken Land" di Adventures, "De Nuevo Tu" di Betti Villani e "Ibiza" di Don Pablo's Animals.
Il brano "Theme From S'Express" di S'Express è uno dei primi esempi di "sample house", in cui vengono utilizzati frammenti di altre registrazioni. Inner City, con la voce di Kevin Saunderson e la cantante Paris Grey, ha contribuito significativamente alla scena house. "Big Fun" e "Good Life" sono diventate hit globali.
La cantante inglese Yazz raggiunse la fama mondiale con le hit "The Only Way Is Up" e "Stand Up For Your Love Rights".
Il duo Milli Vanilli ha ottenuto un grande successo, ma successivamente è emerso che i membri Fab Morvan e Rob Pilatus non avevano registrato le loro voci nei brani. Ciò ha portato a uno scandalo e alla revoca del Grammy Award che avevano vinto.
La band italiana "FPI Project" riempiva le piste con il brano "Rich In Paradise".
Il 1989 è stato effettivamente un anno chiave per l'evoluzione della musica dance, e la Garage Music ha svolto un ruolo importante in questo contesto.
Il Singolo "Ride On Time" dei Black Box è stata un enorme successo commerciale e la voce di Loleatta Holloway, campionata nella canzone, è diventata iconica. "Pump Up the Jam" dei Technotronic ha avuto un impatto significativo sulla musica dance e pop con la voce di Ya Kid K. La collaborazione tra Coldcut e Lisa Stansfield portò al singolo di successo "People Hold On", una fusione di stili che incorporando elementi di house, garage e acid jazz. La voce potente di Lisa Stansfield ha contribuito a rendere la traccia un successo mondiale. Sono tanti i brani di successo di quell'anno e vorrei citare alcuni dei miei preferiti: "Let Me Love You For Tonight" di Kariya, "French Kiss" di Lil Louis, "Whip of the Rhythm" di Chicco Secchi, "Gonna Make You Sweat (Everybody Dance Now)" di C+C Music Factory, “Like A Prayer” di Madonna, “The Look” di Roxette, “Touch Me” di 49ers e “Keep On Movin” di Soul II Soul.
Negli ultimi giorni di dicembre, un nuovo gruppo musicale hip-hop fece il suo ingresso sulla scena con il rilascio di due dischi mix dal titolo "The Power" e "Ooops Up". Questo innovativo collettivo era conosciuto come Snap!, e a guidare le loro performance vocali c'era "Turbo B". Questi dischi mix ottennero un notevole successo, contribuendo a consolidare la reputazione di Snap! nel panorama musicale degli anni '90. In particolare, il brano "The Power" si rivelò un enorme successo, diventando uno degli inni più riconoscibili del genere eurodance.
90's - Eurodance
Il 1990 segna l'inizio di un nuovo decennio che avrebbe visto fiorire la musica Eurodance, un genere che avrebbe catturato l'attenzione a livello internazionale. In questo contesto, gli Snap!, dopo aver conquistato le vette delle classifiche globali, presentano al pubblico il loro nuovo singolo, "Mary Had A Little Boy". Questo brano si unisce a una serie di successi planetari che caratterizzano l'era, contribuendo a definire il suono distintivo dell'Eurodance.
Tra gli altri artisti che hanno lasciato un'impronta indelebile in questo periodo, troviamo i London Beat con il loro irresistibile "I’ve Been Thinking About You", Billie Ray Martin e la sua toccante "Your Loving Arms", Rozalla con la potente "Faith", DNA ft. Suzanne Vega e la rivisitazione di "Tom’s Diner", Beats International con il contagioso "Dub Be Good To Me", Soul II Soul e la loro iconica "Back To Life", e Twenty 4 Seven con il travolgente "I Can’t Stand It".
Nel 1990, l'Italia ha giocato un ruolo significativo nella scena Eurodance, contribuendo con diversi talenti musicali che hanno raggiunto il successo a livello internazionale. Il DJ Stefano Secchi è stato uno di questi artisti che ha lasciato il segno con il suo brano "I Say Yeah". Gli FPI Project sono stati un altro gruppo italiano che ha fatto parlare di sé con i successi "Let's Go" e "Everybody". Un altro nome di rilievo è quello dei Black Box, noti per le hit "I Don't Know Anybody Else" e "Fantasy". Quest'ultima canzone rappresentava un rifacimento di un vecchio brano degli Earth, Wind & Fire, dimostrando la capacità del gruppo di reinterpretare e rinnovare la musica soul e disco per il pubblico contemporaneo.
Nel 1991, l'anno è stato pervaso da un'eclettica gamma di brani che ha contribuito a definire il panorama musicale di quei giorni. Da Banderas con il coinvolgente "This Is Your Life" al duo Those Guys che ci ha fatto ballare con il ritmo avvolgente di "Tonite", la scena musicale rifletteva una diversità di generi. La collaborazione tra Incognito e Jocelyn Brown ha dato vita a "Always There", un classico dell'acid jazz.
Nel regno della dance, Crystal Waters ha dominato con "Gypsy Woman", mentre Joy Salinas ha portato energia con "Rockin' Romance". Afrika Bambaataa ha fuso hip-hop e dance in "Just Get Up And Dance", mentre Shanice ha catturato i cuori con "I Love Your Smile". Dr. Alban ha portato un tocco di positività con "Hello Afrika", un mix di dance e reggae.
Da non dimenticare l'italiano Dj H ft. Stefy con "Think About", che ha contribuito a definire la scena dance italiana.
Il 1992 è stato un altro anno straordinario per la musica, con una serie di successi memorabili che hanno segnato l'epoca. Gli Snap hanno fatto il loro ingresso invernale con "The Colour Of Love", preparando il terreno per il trionfo estivo con l'irresistibile "Rhythm Is A Dancer", che si è rivelato il brano più ballato e il loro ultimo grande successo.
Le cover hanno avuto un ruolo significativo durante questo periodo, con C.O.R.O. che ha reinterpretato con successo "Because The Night" e Felix che ha dato nuova vita a "Don’t You Want Me". Chris Rea ha ottenuto successo con la sua "Josephine", mentre Double You ha conquistato il pubblico con "Please Don’t Go", regalandoci versioni indimenticabili di brani già amati.
Rozalla ha brillato con l'energica "Are You Ready To Fly", mentre Marvin Gardens ha toccato le corde dell'anima con "My Body And Soul". UBQ Project ha fatto innamorare con "When I Fell N Luv", e Robert Owens ha emozionato con "I'll Be Your Friend".
Nel 1993, dalla Svezia è emerso un gruppo che sarebbe stato paragonato agli iconici Abba: gli "Ace Of Base". Il loro primo album, con la hit "All That She Wants", ha rapidamente conquistato le classifiche di tutto il mondo, contribuendo a definire il suono distintivo dell'Eurodance.
L'americana Robin S ha lasciato il suo segno con due successi internazionali, "Show Me Love" e "Luv 4 Luv", mentre Haddaway ha catturato l'attenzione con il suo famoso "What Is Love". Altri brani che hanno dominato le classifiche eurodance includono Culture Beat con "Mr. Vain", Captain Hollywood con "More And More", U.S.U.R.A. con "Open Your Mind", 2 Unlimited con "No Limit", Cappella con "U Got 2 Know", Bliss Team con "People Have The Power".
La scena musicale del 1993 è stata arricchita anche da altri successi, tra cui Gabrielle con "Dreams", The Beloved con "Sweet Harmony", Urban Cookie Collective con "The Key: The Secret", e il memorabile rifacimento di "Living On My Own" in omaggio al compianto Freddy Mercury, scomparso un paio di anni prima.
Il 1994 è davvero un anno d'oro per la musica dance degli anni '90, caratterizzato dall'ascesa di nuovi talenti e da successi indimenticabili. In questo contesto, spicca la figura di Olga de Souza, modella che diventa il volto pubblico per i videoclip e le esibizioni live di un progetto musicale chiamato "Corona". Curiosamente, la voce nei brani non è sua, ma è interpretata dalle vocalist Jenny B e Sandy Chambers.
Il singolo che fa letteralmente esplodere il successo di Corona è "The Rhythm Of The Night", diventato il tormentone dell'estate del 1994. La canzone è caratterizzata da un ritmo coinvolgente e da melodie accattivanti, elementi che la rendono un classico della dance music di quel periodo.
La giovane cantante danese Whigfield, all'anagrafe Sannie Charlotte Carlson, ha scalato le classifiche europee con il suo singolo "Saturday Night". La canzone è diventata un enorme successo, caratterizzata da un ritmo contagioso e orecchiabile che l'ha resa un inno della dance pop dell'epoca.
Tuttavia, come accadeva in alcuni casi nella scena della musica dance di quegli anni, è emersa l'accusa che Whigfield non cantasse con la sua voce nei live, con alcune discrepanze tra la tonalità della sua voce nei brani registrati e quella durante le esibizioni dal vivo. Questo fenomeno era abbastanza comune in quel periodo, con alcuni artisti utilizzando cantanti di sottofondo o eseguendo playback durante le performance dal vivo.
Nel 1994, la talentuosa cantante statunitense Melanie Thornton ha lasciato un'impronta indelebile sulla scena della dance europea, contribuendo al successo di due progetti musicali distinti. Inizialmente, ha prestato la sua voce al gruppo Le Click nel singolo "Tonight Is The Night", un brano che ha ottenuto un notevole successo, mettendo in risalto la versatilità e la potenza della sua voce.
Successivamente, nel corso dello stesso anno, Melanie ha formato il gruppo La Bouche insieme al rapper Lane McCray. Il loro rifacimento del classico degli Eurythmics, "Sweet Dreams (Are Made of This)", è diventato un'icona della dance music, grazie alla straordinaria interpretazione di Melanie. La sua voce potente e distintiva ha conferito al brano una nuova vitalità, trasformandolo in un successo globale e stabilendo La Bouche come uno dei gruppi di punta dell'epoca Eurodance. Nonostante la tragica fine nel 2001 a causa di un incidente aereo, l'eredità musicale di Melanie Thornton persiste.
Nel panorama della dance italiana, spicca la talentuosa Alessia Aquilani, originaria della Liguria. La sua carriera ha preso il volo come vocalist del gruppo "Ice MC", contribuendo in modo significativo al loro grande successo con brani memorabili come "Think About The Way" e "It's a Rainy Day". La voce potente e coinvolgente di Alessia ha contribuito a rendere questi brani vere e proprie hit della scena Eurodance. Dopo il successo con "Ice MC", Alessia Aquilani ha deciso di intraprendere la carriera da solista, utilizzando il nome d'arte "Alexia".
Altri gruppi italiani che hanno spiccato il volo nel 1994 sono stati Netzwerk con il travolgente "Passion" e Playahitty che ci ha regalato il ritmo estivo di "The Summer Is Magic", un inno alle giornate soleggiate che è diventato un classico intramontabile. Da Blitz ha lasciato il segno con "Let Me Be", una traccia che incarna perfettamente lo spirito contagioso della musica Eurodance italiana e Mauro Pilato, con "Gam Gam", ha invece sperimentato con sonorità etniche.
Il gruppo tedesco "Jam & Spoon", affiancato dalla voce della cantante croata Plavka Lonich, ha regalato al pubblico "Right In The Night", una traccia coinvolgente e indimenticabile che ha unito la maestria musicale del duo alla potenza vocale di Plavka.
Oltreoceano, i "20 Fingers" hanno scatenato il clamore con "Short Dick Man", un brano noto per i suoi testi provocatori e riferimenti sessuali espliciti.
L'artista "Indiana" ha portato la sua firma distintiva alla scena Eurodance con "All I Need Is Love", contribuendo alla varietà di suoni del periodo. Nel panorama olandese, i "2 Brothers On The 4th Floor" hanno regalato "Dreams", un successo che ha colpito per le sue melodie accattivanti e il loro stile unico.
Proveniente dall'Argentina, Marie Claire D’Ubaldo ha portato la sua magia con "The Rhythm Is Magic", fondendo sonorità latino-americane con l'energia travolgente della dance music.
Nel 1995, il compositore e DJ svizzero naturalizzato italiano, Roberto Concina, meglio conosciuto come Robert Miles, ha inciso quello che sarebbe diventato il maggiore successo dell'anno: "Children". Questo brano è diventato un'icona della musica elettronica, definendo il genere della trance e lasciando un'impronta indelebile nella storia della dance music. La traccia "Children" ha immediatamente catturato l'attenzione del pubblico con la sua melodia ipnotica, i sintetizzatori evocativi e il ritmo coinvolgente. Il brano ha trasportato l'ascoltatore in un viaggio sonoro unico, contribuendo a consolidare la fama di Robert Miles come uno dei pionieri e innovatori della musica elettronica. "Children" non solo ha dominato le classifiche musicali nel 1995, ma ha anche influenzato profondamente la scena elettronica, diventando un classico senza tempo.
"Missing" degli "Everything But The Girl" è un altro brano che ha segnato il panorama musicale. "Missing" è caratterizzata dalla voce intensa e penetrante di Tracey Thorn e dalla produzione sofisticata di Ben Watt.
Gala Rizzatto, nota come "Gala", ha proposto un nuovo approccio musicale dall'Italia con "Everyone Has Inside". La sua presenza unica e il sound distintivo l'hanno resa un'artista di spicco nel panorama della dance di quegli anni.
Allo stesso tempo, gruppi già affermati hanno mantenuto la loro influenza sulla scena Eurodance: La Bouche con “Be My Lover”, Whigfield con “Think Of You”, Corona con “Baby Baby”, Alexia con “Me And You”, Bliss Team con “You Make Me Cry”, Netzwerk con “Memories”, 20 Fingers con “Lick It”, TI.PI.CAL. con “The Colour Inside”.
Il brano "Everybody Be Somebody" di Ruffneck ft. Yavahn è diventato un'icona della scena house, grazie al suo ritmo coinvolgente e alle potenti performance vocali di Yavahn, che conferivano alla canzone un tocco soul distintivo. "Feel My Body" di Frank O'Moiraghi è un esempio di house dinamica e accattivante che ha reso le piste da ballo luoghi di pura energia, mentre "So In Love With You" dei Duke ha catturato l'attenzione con la sua combinazione di melodie orecchiabili e ritmo incalzante, diventando un classico dei club dell'epoca. Jestofunk ha portato elementi jazzistici nella dance con "Can We Live". Scatman" di Scatman John si distingue come un caso unico nella storia della musica popolare, con la sua abilità nel fare lo scat, uno stile vocale tipico del jazz, aggiungendo un tocco eccentrico e indimenticabile alla scena musicale dell'epoca.