Il progetto "Kraftwerk" nacque nel 1970 grazie ai due membri fondatori, Florian Schneider e Ralf Hutter. Dopo essersi incontrati al conservatorio di Dusseldorf, iniziarono la loro collaborazione all'interno del gruppo "Organisation". Nei primi mesi del 1970, i due musicisti registrarono un album intitolato "Tone Float", prodotto da Conny Plank, futuro produttore dei primi album dei Kraftwerk.
Il primo album con il nome "Kraftwerk" fu registrato da luglio a settembre del 1970 e pubblicato nel 1971, con la partecipazione dei percussionisti Andreas Hohmann e Klaus Dinger. Nel 1971, poco dopo la registrazione dell'album, Ralf Hütter abbandonò il gruppo, lasciando Florian Schneider insieme al batterista Klaus Dinger e al chitarrista Michael Rother. Tuttavia, questa formazione ebbe una durata piuttosto breve, e pochi mesi dopo i due membri fondatori si riunirono, escludendo i nuovi arrivati.
In breve tempo, i "Kraftwerk", ora formati solo da Hütter e Schneider, con la collaborazione di Emil Schult al basso, registrarono il loro secondo album, pubblicato nel gennaio del 1972 con il nome di "Kraftwerk 2". Nel 1973, il pittore Emil Schult, già collaboratore del gruppo nell'album precedente, fu assunto come grafico, e il suo stile ispirò l'estetica degli album successivi.
Il gruppo inaugurò il proprio studio di registrazione chiamato "Kling Klang", dove registrarono il terzo album intitolato "Ralf & Florian" nel 1973.
Nel 1974, si verificò un'ulteriore svolta nel gruppo quando entrarono il percussionista Wolfgang Flür e il chitarrista Klaus Roeder. Con la nuova formazione, i “Kraftwerk”, dopo sei mesi di lavoro, nel novembre del 1974 pubblicarono "Autobahn", segnando una svolta definitiva verso il genere di musica che ancora oggi li contraddistingue. Nei primi mesi del 1975, i “Kraftwerk”, rimasti in tre dopo l'abbandono di Klaus Roeder (prima del termine delle registrazioni di Autobahn), arruolarono il giovane percussionista Karl Bartos, formando così la formazione storica del gruppo.
Nell’ottobre del 1975, fu pubblicato l’album “Radio-Activity”, e nei sei anni successivi crearono i loro più grandi capolavori: “Trans Europe Express”, “The Man-Machine” e “Computer World”. Quest’ultimo album fu pubblicato nel pieno boom dei computer, e il gruppo decise di avviare un nuovo studio intitolato “Technopop”. Dopo la pubblicazione dei due album “Tour De France” e “Electric Café”, Wolfgang Flür e Karl Bartos lasciarono il gruppo.
I “Kraftwerk” sono considerati tra i pionieri della musica elettronica e hanno determinato la nascita di nuovi generi musicali. Dal 2011, il gruppo fu impegnato in una serie di concerti in tutta Europa, e nel 2017 uscì il cofanetto “The Catalogue 3-D”, pubblicato in diverse edizioni e comprendente i loro otto dischi completamente risuonati. Florian Schneider morì a Dusseldorf causa di un tumore il 6 maggio 2020, all’età di 73 anni.
Discografia:
Album
1970 - Kraftwerk1971 - Kraftwerk 2
1973 - Ralf & Florian
1974 - Autobahn
1975 - Radio-Aktivität / Radio-Activity
1977 - Trans-Europe Express
1978 - Die Mensch-Maschine / The Man-Machine
1981 - Computerwelt / Computer World
1986 - Electric Café
1991 - The Mix
1996 - Man Machine - The Story Of Kraftwerk
2003 - Tour de France Soundtracks
2005 - Minimum-Maximum
2005 - Minimum-Maximum
2017 - 3-D Der Katalog (1-2-3-4-5-6-7-8)
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