Rapimenti UFO - Sito Ufficiale di Ciancio DJ

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Uno dei possibili metodi per verificare l’esistenza di parametri logico-razionali, in un numero significativo di eventi strutturalmente simili ma di natura sconosciuta, è quello di accertare possibili similitudini di questi con qualcuno degli schemi logico comportamentali legato allo svolgimento di qualche determinata attività umana. L’analisi dei singoli casi di “rapimento temporaneo di esseri umani” (detto “Abduction”) da parte di entità animate associate più o meno direttamente dal fenomeno UFO ci ha consentito di accertare, all’interno del fenomeno in oggetto, l’esistenza di un comune “modus operandi” (con un numero di ben determinate varianti), il cui svolgimento può essere così riassunto:
1) Quasi sempre, l’evento di “abduction” è preceduto da uno o più avvistamenti UFO in quel dato ambito territoriale o nelle sue adiacenze. In altre occasioni, invece, il fenomeno si colloca all’interno di una ondata di segnalazioni UFO (flap) interessante una più vasta area territoriale.
2) Il più delle volte, il soggetto umano “rapito” pare scelto a caso: in riferimento cioè alla circostanza per il soggetto di trovarsi nella zona prescelta.
3) Il soggetto umano è prelevato contro la propria volontà in due modi: agguantato e trasportato di peso all’interno del disco volante oppure tramite l’uso di un raggio luminoso, un’emissione energetica o gassosa di qualche tipo, che paralizza il soggetto umano e lo trasferisce sull’UFO.
4) In tutti i casi, il soggetto umano viene sottoposto ad un attento esame medico; a volte è sottoposto a prelievi di sangue oppure gli viene introdotto qualcosa di simile ad una piccola sonda con il compito di inserire stabilmente, nell’organismo del rapito, un piccolo oggetto avente la forma di una piastrina o di una sfera.
5) Molte volte, dopo un certo periodo, il medesimo soggetto umano viene nuovamente rapito per essere sottoposto ad un nuovo controllo medico.
6) In tutti i casi di “rapimento”, le entità animate comunicano con il soggetto umano a gesti e per via telepatica.
7) Il fenomeno dei “rapimenti”, si è esteso ed intensificato nel tempo di pari passo con l’andamento generale del fenomeno sul nostro pianeta.
Una recentissima statistica americana dice che ben 5 milioni di persone sono state rapite da alieni negli ultimi 50 anni, il che significa che ci sarebbero stati ben 274 rapimenti al giorno.
IL CASO TRAVIS WALTON
Questo è forse il caso di “rapimento alieno” più noto e da cui fu tratto anche il film “Bagliori nel buio”. La sera del 5 novembre 1975, la guardia forestale Travis Walton stava tornando in pulmino verso casa, a Snowflake, in Arizona, con sei suoi colleghi di lavoro. Ad una curva della strada, si imbatterono improvvisamente in un grande oggetto che emanava luce brillantissima; a meno di 30 metri da loro, c’era un disco metallico luminoso, sospeso nell’aria. Tutti gli uomini, tranne Walton, rimasero inchiodati dal terrore ai propri sedili. Travis scese dal pulmino e andò di corsa verso quel curioso velivolo per osservarlo da vicino. Non appena fu sotto l’oggetto, fu investito da un raggio di luce e scaraventato a terra; mentre cercava di aggrapparsi con le mani al suolo, sentì come se avesse le dita in una presa di corrente e fu risucchiato dall’UFO. Mike Rogers, il capo della squadra, riferì di aver visto “una specie di fulmine di energia di colore azzurro” colpire Walton alle spalle. Preso dal panico, Rogers pigiò subito l’acceleratore e filò via. Dopo aver fatto qualche centinaio di metri, tornò indietro assieme agli altri: il velivolo spaziale salì rapidamente verso il cielo per poi sparire. Walton non c’era più. Passarono 5 giorni, durante i quali la polizia fece ricerche a tappeto, ma di Travis Walton, nessuna traccia. Proprio quando i suoi compagni stavano per essere accusati di omicidio, trovarono il “rapito” in una cabina telefonica alla periferia della città (a circa 30 km da dove era scomparso); era nudo, sporco, disastrato e delirava. Ricoverato in ospedale, ci rimase qualche mese e alla fine era in grado di ricordare cosa era successo. Ricorda di essersi svegliato disteso su un tavolo con intorno a lui stranissime creature in piedi che stavano sottoponendolo ad esami probabilmente medici, poi ricorda che gli misero una maschera sul viso e perse i sensi. La cosa più interessante di questa avventura è che si tratta di uno dei pochi rapimenti osservati da testimoni (in questo caso addirittura c’erano altre sei persone).
Vero o non vero? Il fatto è che ci sono altre dozzine di racconti come questo, e la cosa straordinaria è che fra tutti c’è una grande somiglianza: in tutti c’è il ricordo cosciente di essere stati prelevati da un UFO, poi segue una completa amnesia su ciò che è accaduto successivamente e infine la possibilità di ricostruire sotto l’effetto dell’ipnosi i particolari dell’avventura, che stranamente si rivelano sostanzialmente uguali. Tutti dichiarano di essere stati sottoposti a una specie di esame medico.
LA LUNGA NOTTE DEGLI HILL
Il fenomeno dei rapimenti UFO iniziò con il caso di Betty e Barney Hill il 19 settembre 1961; quel giorno, attorno alla mezzanotte, stavano viaggiando sulla loro auto attraverso il New Hampshire quando videro "un oggetto tondeggiante e piatto con due file di finestrini" che sembrava seguirli. Barney accostò la macchina al bordo della strada, scese, si avvicinò cautamente e, a meno di 25 metri, sospeso in aria, vide un enorme veicolo aereo a forma di anello con delle specie di pinne sporgenti e delle luci rosse che emettevano un ronzio. Terrorizzati, i coniugi Hill fecero per ripartire, ma l'automobile cominciò a vibrare; udirono un insolito suono, si sentirono storditi e svenirono. Più tardi, quando arrivarono a casa, i loro orologi erano indietro di due ore e nessuno dei due ricorda cosa fosse successo. Da quel giorno, tutte le notti facevano strani incubi e decisero di sottoporsi alla terapia della regressione ipnotica sperando di capire cosa fosse successo quella notte. Sottoposti ad ipnosi, i coniugi Hill raccontarono di essere stati presi a bordo di un UFO da creature extraterrestri alte circa un metro e mezzo, di pelle grigiastra, una grossa testa calva con occhi simili a quelli di un gatto.
Betty, sotto ipnosi, ricordò tantissimi particolari fra cui quello di essere stata sottoposta a visita medica: gli grattarono il braccio con una specie di tagliacarta per raccogliere piccolissime particelle di pelle e le misero in un sacchetto di plastica poi presero un lungo ago e glielo introdussero nell' ombelico (era un probabile test di gravidanza). Disse che solo uno parlava inglese ma con un accento da straniero. Ricordò inoltre di aver sfogliato un libro con scritte del tutto particolari: i segni sembravano salire e scendere tipo il giapponese. Nel libro vide una carta stellare che rappresentava la costellazione di Zeta Reticuli, posto di provenienza di quegli esseri alieni.
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