Mutilazioni - Sito Ufficiale di Ciancio DJ

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MUTILAZIONI ANIMALI
L’enigma degli animali trovati mutilati in circostanze misteriose, in tutto il mondo, inizia il 9 settembre 1967, con un caso ormai classico: quando la carcassa di un puledro Appaloosa di tre anni venne rinvenuta nei pressi di Alamosa nella St. Louis Valley, a sud del Colorado. L’intera testa era stata ripulita della carne e dei muscoli. Il cervello, gli organi ed il midollo erano scomparsi. Attorno all’animale, steso su un fianco in mezzo al campo, non c’era traccia né di sangue né di pneumatici. Solo, nel terreno, 15 tracce circolari ed un cerchio di 3 piedi, formato da 6 o 8 buchi, ognuno di circa 4 pollici di diametro e di ¾ pollici di profondità, impresso nel terreno accanto ad un cespuglio danneggiato a 40 piedi dal corpo dell’animale. Una guardia forestale controllò la zona con un geiger e rilevò delle radiazioni attorno alle tracce: la radioattività, curiosamente, decresceva man mano che ci si avvicinava alla carcassa del cavallo. Fu quindi interpellato il dr. John Altshuler, ematologo e patologo dell’Health Sciences Center di Denver, il quale investigò il caso dieci giorni dopo e rimase profondamente scioccato: la pelle era stata tagliata da un laser moderno, ma nel 1967 non esisteva la tecnologia laser. Più stupefacente fu la mancanza di sangue; il dr. Altshuler aveva effettuato centinaia di autopsie ma per lui non era possibile tagliare un corpo senza versare del sangue sulla pelle o sul terreno. Al cavallo mancavano cuore, i polmoni e la tiroide. Il mediastino era completamente vuoto e asciutto. Il caso destò molto scalpore all’epoca; da allora, però, sono stati registrati migliaia di casi analoghi. Nel 90% delle volte si tratta di capi di bestiame, ma sono stati trovati mutilati in circostanze analoghe anche cavalli, pecore, capre ed altri animali, incluse specie domestiche.
Diverse mucche incinte sono state trovate con la placenta estratta ed il feto asportato. In alcuni casi gli animali avevano tutte le ossa di uno dei due fianchi fracassate come se fossero stati scagliati a terra da notevole altezza.
ALCUNE STRANE TESTIMONIANZE
Nei primi mesi del 1968, ad Otoco in Bolivia, la contadina Valentina Flores scorse nel proprio recinto di pecore un umanoide di un metro e venti intento a macellare bestie con una specie di gancio inserito in un tubo, estraendone le viscere. Sorpreso dalla presenza della donna, l’alieno si alzò in volo grazie ad una strana cassetta portata sulle spalle. Nel marzo del 1987, in Polonia, alcuni alieni avrebbero strappato un pezzo di carne dalla mascella destra di una mucca, davanti agli occhi di un attonito meccanico, di nome Henryk Kwiatowski. A Chions, nel 1989, un contadino avrebbe visto un UFO rubargli alcune galline, aspirandogliele con un fascio di luce.
PROBABILI IPOTESI
Le probabili ipotesi sono quattro: 1) Azione di animali predatori  2) Riti satanici  3) Progetto di ricerca segreto del governo  4) Rapimenti e mutilazioni ad opera di UFO. Fu scartata da subito la prima ipotesi sulla colpevolezza di altri animali predatori del deserto, in quanto i tagli sono eseguiti con precisione chirurgica e la carcassa è dissanguata. Molto improbabile anche l’ipotesi dei riti satanici in quanto è previsto lo spargimento del sangue, sia umano che animale, mentre nei casi di mutilazione il sangue manca totalmente. La terza è sicuramente la più credibile ed è quella che le mutilazioni facciano parte di un progetto di ricerca segreto del governo americano. Ma per quale motivo lo farebbero? Da trent’anni i governi porterebbero avanti una così dispendiosa e assurda operazione di sistematica uccisione di capi di bestiame? A quale scopo? La quarta e ultima ipotesi, è quella del coinvolgimento di esseri alieni. Molti studiosi di questo macabro fenomeno, ritengono che questa sia l’ipotesi più probabile: centinaia di persone che vivono in ranches e fattorie negli Stati Uniti, dicono di aver visto piccole creature con grandi occhi e pelle grigia portare via i loro animali. Molto probabilmente è il DNA che cercano, lo estraggono e lo manipolano, forse per creare altre forma di vita dal materiale genetico di questo pianeta.

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