ELDORADO
CIUDAD PERDIDA (LA CITTA' PERDUTA)
CIUDAD PERDIDA (LA CITTA' PERDUTA)
Per secoli gli esploratori piu’ ingegnosi del mondo hanno inseguito invano le tracce di un favoloso regno dell’ oro detto Eldorado. Nel 1942 gli spagnoli partirono alla conquista del nuovo mondo e saccheggiarono tutto cio’ che trovarono sulla loro strada. Nel corso delle loro razzie sentirono parlare di una cerimonia che aveva luogo a nord di Bogota’ presso il lago Guatavita. In questa cerimonia l’erede al trono veniva ricoperto d’ oro e di gioielli. Egli assieme ad altri 4 notabili del paese venivano poi fatti salire su di una zattera e dovevano buttare tutto l’ oro nel lago Guatavita. Con questa cerimonia si eleggeva il nuovo re del villaggio. Dalla scoperta di questo tipo di cerimonie i conquistadores iniziarono a dragare il lago Guatavita per recuperare tutto l’ oro. Nel 1580 Antonio de Sepulveda avviò un progetto di prosciugazione del lago ,il quale pero’,non si rivelo’ molto brillante e causò la morte di centinaia di persone. Tutti i tentativi risultarono vani e furono recuperati solo pochissimi oggetti d’ oro. Ben presto la caccia alle leggendarie ricchezze si estese oltre i confini del lago Gutavita. Iniziarono così le ricerche per trovare la mitica citta’ di Manoa dove persino le pentole erano d’ oro. Convinti che la località si celasse nelle foreste del bacino amazzonico, anno dopo anno esploratori ed avventurieri si inoltrarono nella giungla e molti non ne fecero ritorno. Sir Walter Raleigh fu uno dei pochi in grado di uscire vivo dalla foresta. Egli non trovò la città d’ oro e come lui tanti altri per ben due secoli la cercarono ma mai la scoprirono. Alcuni anni fa in Colombia, precisamente nella Sierra Nevada di Santa Marta, fu scoperto sotto l'intrico di una vegetazione lussureggiante, un gigantesco complesso archeologico. Questo non era altro che l'unico reperto che rimaneva della Ciudad perdida (la città perduta). Qui vi abitavano i Tairona colpevoli solo di essere i depositari di una cultura avanzata e, soprattutto, di essere dei provetti orafi, capaci di realizzare monili d'oro, strumenti, collane di grande qualità artistica. Migliaia di gioielli d'oro furono rubati agli indigeni, i centri cerimoniali e perfino le tombe vennero spagliati e saccheggiati. Le rovine della città perduta sono rimaste nascoste per anni tra la vegetazione, nel buio del sottobosco e furono costruite con mura di pietre granitiche grigie senza malta.
I Tairona furono sterminati in quanto non vollero rivelare ai saccheggiatori il luogo in cui nascondevano i loro preziosi oggetti d’ oro cosi’ oggi l’ unico segno del loro regno sono proprio le rovine della loro bellissima citta’.