Area 51 - Sito Ufficiale di Ciancio DJ

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In pieno deserto del Nevada, a circa 190 chilometri da Las Vegas, c’è una zona di cui le carte topografiche ufficiali non riportano alcun particolare. Eppure la zona è tutt’altro che deserta: fra montagne e piccoli corsi d’acqua ci sono strade, bunker edifici e una pista d’atterraggio lunga 9 km e mezzo. Sulle carte, tuttavia, non risulta nulla: come se ogni attività cessasse su un’area vasta come le Marche. La zona è impenetrabile e sorvegliata da militari armati, il suo spazio aereo è il più protetto degli Stati Uniti: questa è la base aeronautica di esercitazione e sperimentazione nucleare di Nellis, più nota come Area 51, dal nome attribuito a una parte della base da alcune vecchie carte topografiche governative. Tutta questa zona si è trovata al centro di una serie ricorrente di voci dovute a varie testimonianze, secondo cui questo intero complesso isolato e off-limits, sarebbe stato e sarebbe al centro di attività del tutto sui generis: ovvero la supposta applicazione di principi e tecnologie, desunte dai presunti rottami di UFO precipitati, a velivoli aerei di nuova concezione (e della classe “Stealth”) realizzati dai militari americani.
Il prodotto finale di tale impegno tecnico super-segreto sarebbe il velivolo “Aurora”, capace di raggiungere una velocità senza precedenti nella storia dell’aviazione: mach 8, cioè 8 volte la velocità del suono. E’ comprensibile come la zona sia sempre stata avvolta dal più fitto mistero: fino al 1994 l’aeronautica militare degli Stati Uniti ne ha addirittura negato l’esistenza. Da quando esiste l’Area 51, chiamata anche “dreamland”, si sono moltiplicati gli avvistamenti di strani oggetti nel cielo, regolarmente smentiti dalle autorità. Chi si è avventurato nalla zona proibita è stato ammanettato, perquisito e condannato a una multa di 6000 dollari o ad un anno di prigione. Chi poi ha dichiarato di aver avvistato un UFO ha ricevuto minacce di morte.
LA TESTIMONIANZA DI BOB LAZAR
Lo scienziato Bob Lazar, nato il 26 gennaio 1959 a Coral Gables in Florida, lavorò alla base Nellis con un contratto di cinque mesi, a partire dal dicembre 1988, sotto la direzione di Edward Teller alla realizzazione di un veicolo aereo di nuova concezione con un sistema di propulsione ricavato dallo studio e l’analisi di un “disco volante” precipitato in USA. Lazar dichiarò che nell’Area 51 esiste una località supersegreta presso il lago Papoose chiamata “S4”, dove sarebbero custoditi velivoli extraterrestri. Lui stesso faceva parte dello staff di 22 tecnici incaricati di scoprire il sistema di propulsione dei dischi volanti e lesse la documentazione informativa distribuita ai tecnici, che conteneva una sorprendente quantità di dati sugli UFO e persino foto di autopsie di piccoli esseri grigi con grosse teste calve provenienti dalla costellazione Zeta Reticoli. Si citava anche un incidente con gli extraterrestri risalente al 1979, nel quale avrebbero perso la vita alcuni sorveglianti e scienziati della base. Nell’intervista rilasciata da Lazar, erano stati adottati alcuni accorgimenti per tutelare la sicurezza del testimone, più volte minacciato di morte: aveva un nome di copertura (Dennis), il viso era in ombra e la voce veniva distorta elettronicamente. Le precauzioni servirono a poco: Lazar ricevette altre minacce di morte e la sua auto fu colpita da una pallottola.
ALTRE TESTIMONIANZE

Lo scienziato Chuck Clark, sottolineò che l’Area 51 sarebbe una sorta di “groviera”, nel senso che una rete di tunnel sotterranei, con relativi hangar, si celerebbe al di sotto del lago disseccato e di tutta la base; il che è tutt’altro che improbabile. Inoltre il personale, una volta entrato nell’”area riservata”, vi sarebbe trasportato all’interno di mezzi privi di finestrini.
Bill Uhouse, ingegnere all’interno dell’Area 51, disse che a “dreamland” si realizzano e si sperimentano “nuovi mezzi” desunti da tecnologia non terrestre. Gli aerei della generazione “Stealth”sono solo la punta dell’iceberg che si cela sotto le installazioni del lago dissecato. Le strumentazioni al quarzo, è una tecnologia importata ovvero riflessa. Gli alieni sono già stati ospiti nell’Area 51 soprattutto come istruttori…..
Il fisico Paul Bennewitz e gli ex agenti dei servizi segreti americani William Cooper, John Lear e Virgil Armstrong, sostengono addirittura che il Governo americano accetterebbe da tempo sugli USA, un “protettorato” da parte degli extraterrestri; il tutto all’oscuro e alle spalle dei popoli della Terra, pur di mantenere il proprio ruolo di preminenza locale, a livello di una strategia planetaria.
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